venerdì 12 giugno 2015

Guida di sopravvivenza al liceo: compagni di classe

La scuola è da poco terminata. Salutiamo i professori e i nostri compagni di scuola con un po' di malinconia, quando in realtà siamo più che contenti di non doverli rivedere tutti i giorni. Non possiamo che gioire davanti alla consapevolezza che non ci guarderemo più con la faccia disperata la mattina, programmando mille piani per studiare ciò che a casa sembrava così poco allettante. E gioiremo festanti davanti alla prospettiva di non dover più passare svariate ore - fin troppe - del nostro pomeriggio - ma soprattutto della notte - messaggiando con venti persone contemporaneamente, per lamentarci del carico di lavoro che non porteremo mai a termine, elemosinando versioni ed equazioni da copiare quei dieci minuti la mattina davanti alla tazza di latte fumante.
Questo preambolo per?
Cos'altro se non per annunciare l'articolo di Guida di sopravvivenza al liceo dedicato ai compagni di classe.




  1. Il secchione     
Penso sia uno sfregio non garantirgli il primo posto anche in questa classifica.
Chi è il secchione?
Direi che questa categoria rinchiude varie tipologie:

  • la porno star: la amiamo tutti: maschi e femmine, alunni e insegnante. E' lì con i suoi occhialini da segretaria sexy che scruta la classe con quell'aria da sono troppo intelligente per voi comuni mortali, leggendo e studiando il libro che ha davanti e dispensando appunti e compiti da copiare. Il tutto contemporaneamente.
  • la/o sfigato/a: il secchione tipo dei telefilm americani anni '90. Sì, esiste ancora. E' lì nascosto nell'angolo della classe con i suoi occhialoni sporchi, mentre studia e studia. E non fa altro. La vita sociale gli è allergica. Ognuno ha i propri obiettivi: mentre lui tra vent'anni sarà dirigente della Nutella, tu sarai sotto un ponte ricordando i tempi d'oro della tua gioventù. Si fa per dire, eh.
  • quello che sono intelligente, vado bene a scuola, ma faccio finta di non saperlo, che pare brutto sbandierarlo ai  quattro venti: il finto modesto. Il più odioso probabilmente. E' quello che è perfettamente cosciente di andare bene a scuola, grazie al suo giusto lavoro, ma fa finta di non saperlo e ai complimenti risponde con un ma no, non è vero. E' quello che alla domanda com'è andato il compito risponde con una schifezza, ti prego non ne parliamo, è andato veramente male questa volta. E' quello che alla domanda hai studiato per l'interrogazione, vero? risponde sì, certo, fino alle cinque di mattina e mi sono svegliato alle quattro e mezza a posta per ripetere, ma non so niente, lo giuro. Ed è sempre quello che ti viene vicino per dirti che oh, pensavo fosse andato male, invece ho preso 100000 a tutti quanti i 30000 compiti e alle 400000 interrogazioni che ho fatto ieri. Non è particolarmente amato tale soggetto.  
     2. Il disagiato

Lo amiamo tutti. E non si può fare a meno di amarlo. Il disagiato è quello che si presenta il sabato sera con costume e maglia da basket e il lunedì successivo con una giacca a doppio petto. Il disagiato per eccellenza è quello che ha sogni erotici sulla sua ragazza e Cicerone - sì, quel Cicero lì - e che invia alle quattro del mattino registrazioni a dir poco assurde. Il disagiato è colui che, solo dopo anni di conoscenza, vi svelerà il segreto delle sue mosse assurde: James Brown.

     3. Il modaiolo

Il modaiolo va sempre in coppia. Già. Dovremmo parlare di due persone a dir la verità, ma parlare di uno è parlare dell'altro. Il modaiolo è quello che si alza alle cinque del mattino per passarsi la piastra, e imbellettarsi con cremine varie - maschio o femmina che sia. Il modaiolo non osa entrare in aula se non indossa gli occhiali da sole, per proteggersi dai raggi UV che penetrano dentro. Il modaiolo non osa vestirsi la mattina diversamente dal modaiolo compagno d banco -la cosa a dir poco sconcertante è che non lo fanno neppure a posta. Il modaiolo ha una cosa necessariamente presente nel suo armadio: un capo rosa. E' praticamente un must e non averlo sarebbe uno sfregio.
Ah, dimenticavo, il modaiolo ha copertine di Hallo Kitty nella borsa e manicure abbinata alle scarpe - e non scherzo.

      4. L'inutile

Lo abbiamo tutti il compagno inutile, quello che ti compare nel bel mezzo di una conversazione profonda sul nome della nuova principessina d'Inghilterra e ti chiede: che cooosaaaa?
Non puoi odiarlo. E' troppa la compassione che per lui si prova. Ma non puoi neanche amarlo più di troppo: i tuoi nervi mal sopportano i suoi interventi dell'ultimo minuto nel bel mezzo di una conversazione fondamentale per la tua esistenza quale può essere la scelta del colore delle unghie - a proposito, mi consigliate arancione, celeste o il classico rosso?
L'inutile è quel compagno che tenta di rendersi utile, ma che non riesce. Proprio non ce la fa a fare qualcosa di utile per la comunità, nonostante di prodighi in mille attività e stia sempre in mezzo. Sempre. Irrimediabilmente.

     5. Quello che signora, suo figlio è intelligente, ma non si applica 

Nei confronti di tale individuo non si può che provare un odi et amo. Tu sei lì che sudi sui tomi giorno e notte per un misero 6 e tale personaggio apre i libri per mezz'ora il pomeriggio, li sfoglia con delicatezza e torna a casa con un 7 a buffo, quando se studiasse, probabilmente, il secchione ne soffrirebbe. Beh, ognuno ha i suoi obiettivi: il suo sarà di godersi la vita fintantoché risulta possibile.

     6. Il ruffiano

Lo odiano tutti. Qualcuno ne ammira le sue capacità, forse. Perché ce ne sono due di categorie anche qui:
  • il cafone: quello che fa prof, le porto un chilo di mozzarelle fresche fresche se mi mette un sei, lo faccia per la mia povera madre
  • l'oratore: il ruffiano che ha classe. Quel leccaculo che ha fatto tanto di quella pratica negli anni da affinare la sua tecnica al punto tale da proferire con assoluta nonchalance  prof, avrei scritto un saggio di carattere filosofico-artistico, niente di che, qualche mia speculazione, robe che faccio la mattina seduto sul gabinetto. Le andrebbe di darci una letta così per caso? Talmente bravo da far risuonare il tutto come una richiesta d'aiuto da parte di un cane bastonato e ottenere com risposta hey, stai attento, che conosco tante persone. Finisce che lo faccio leggere in giro, eh. Ah, il potere della parola e le persone stupide e vanesie.
    7. Il rivoluzionario

E' il mio preferito, se posso permettermi. Il rivoluzionario è quello che la mattina si alza, prende la sua bandiera rossa, si dirige a scuola e blocca i cancelli, proclamando un OCCUPIAMO LA SCUOLAAA. Quello che il giorno dopo si sveglia con l'intenzione di fare un colpo di stato, rovesciare il governo e istituire la dittatura del proletariato: a morte i capitlistiii!
Il rivoluzionario è quello che organizza manifestazioni di protesta contro i tagli alla scuola, palestre incendiate, fascisti che tornano al potere, topi usati come cavie in ogni dove. Non importa se dalla Sicilia deve salire su a Milano - in terra straniera, quasi. Dove c'è una bandiera rossa e un grido di protesta il rivoluzionario si dirigerà verso l'infinito è oltre.
Ora, però, cari rivoluzionari, non vi offendete. Anche qui è necessaria se non obbligatoria una distinzione:
  • il convinto: futuro sindacalista. E' lì la mattina, pronto davanti ai cancelli della scuola con migliaia di volantini da distribuire che fa proseliti.
  • il finto rivoluzionario: ragazzine d'età inferiore ai sedici anni che tentano di farsi belle, per entrare nel giro e farsi notare dal figo di turno.
    8. L'ansioso

Eccolo lì, alle sette e mezzo del mattino nell'aula vuota che muove il banco al ritmo della sua gamba-vibratore e dalle sue labbra viene fuori un lamento simile a una supplica di salvezza al dio dei compiti in classe. Non c'è una cura per lui. Non esiste, purtroppo. Tutti lo evitano, specialmente in tempi di compiti e interrogazioni quasi fosse un appestato. E' crudeltà, certo, ma non c'è altro modo per salvarsi.


Monique

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