Queen, Friens will be friends
Monique ama i suoi amichetti, chi più, chi meno, chi per un motivo, chi per un altro.
Ma ci sono quei momenti in cui la consapevolezza di essere circondata da persone a cui sente di volere bene - ma bene veramente, non quei ti voglio bene scontati e noiosi, che si dicono per dire - la fa sentire bene. E' come se a un tratto trovasse il suo posto nel mondo - ah, che poesia - e si sentisse a casa.
Avete presente la sensazione? Cerco di spiegarmi.
Prendi una fetta di pane, mollica morbida, la crosticina croccante. Apri la credenza, afferra la Nutella. Coltello. Affonda con forza e lascia delicatamente che la fetta sia abbondantemente ricoperta dal nettare dei proletari. Mordi, e lascia che la sua dolcezza ti avvolga. Chiudi gli occhi e pensi di non aver mai provato niente di meglio.
Ecco, gli amici sono tutto tranne che questo.
L'amico vero - secondo la non modesta opinione di Monique - è quello che ti dice che sei una brutta persona e ti asseconda nei momenti giusti.
Quando Monique è esaltata, Juliette le compra il gelatino.
Quando Monique è triste, Juliette le compra il gelatino.
Quando Monique è esaurita, Juliette le compra il gelatino.
Morale della favola? Juliette compra il gelatino a Monique: se è impegnata a mangiare non la stressa con le sue elucubrazioni inutili.
E' questo l'amico: quello che ti sopporta, ti sorregge, ti conforta.
L'amico sostiene i tuoi progetti se li condivide o meno, pur mostrandoti di non essere d'accordo.
L'amico è sincero anche quano preferiresti che non lo fosse. Anche quando ti svela quella verità, che nel profondo di te stesso, purtroppo, conosci anche tu, ma che cerchi di nascondere, cancellare, distruggere. E Monique odia profondamente quando tentano di psicanalizzarla. Tanto. L'unico conforto è che, in tal modo, i suoi amichetti pensano di aver trovato la loro utilità e Monique si sente una bella persona.
Gli amici si amano e si odiano: se non si litigasse il rapporto sarebbe arido, piatto, vuoto.
Questo Monique l'ha imparato con l'esperienza: quello che acconsente sempre non è un buon amico. Non è un buon amico colui che non esprime la propria opinione e ce la dà sempre vinta: o è uno sciocchino o semplicemente un menefreghista. Morale? Non ne vale la pena di rimanere legati a certi individui.
L'amico c'è sempre. Sì, le frasette di tumblr e dei baci perugina hanno ragione. Lo sappiamo tutti, si apprende con l'esperienza di vita: anche se passano anni, non si perde la confidenza, la sintonia, la complicità, quello stato di abitudine e di familiarità che ti permette di parlare tranquillamente di qualsiasi cosa, anche la più intima.
Forse, il bello di avere buoni e veri amici - che sono necessariamente pochi, lo dice zio Aristotele, sempre lui, sì - è l'avere una sorta di seconda famiglia.
Una famiglia che ti scegli, una famiglia che ti sceglie.
Penso che nel momento in cui sei in compagnia di questi, ti fermi e nella mente ti banela sto bene, qui li hai trovati.
Nessun commento:
Posta un commento