O nettare degli dei,
mangiarti in ogni istante vorrei.
Affondar languidamente l'argenteo cucchiaio
ed assaporarti senza alcun vestiario.
Perché la tua dolcezza felicità mi dona
e mi fai sentir come la regina d'Aragona.
Una regina con foruncoli sulla faccia
e tre chili in più sulla bilancia.
Ma per te, o Nutella,
delle giornate tristi dolce ancella
per te che mi fai raggiunger la felicità
per te che lo fai con tale semplicità
per te uno sgarro alla dieta farei
e, per Bacco, alla felicità che mi dai non rinuncerei.
Juliette

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